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La comunità cristiana e il compito urgente dell’educazione

Lorenzo Lezzi

La comunità cristiana e il compito urgente dell’educazione
Commento alla lettera di papa Benedetto XVI

Paoline editoriale libri – Figlie di S.Paolo – 2008 – Milano

comunitacristiana

L’impegno educativo verso le nuove generazioni, che è la sfida decisiva per il futuro della fede , è molto più complesso e arduo del passato e non può esaurirsi nella ricerca di nuovi metodi, ma deve essere ripensato a partire dalla individuazione delle cause profonde della sua crisi, per rispondere alle nuove esigenze storiche. La chiesa deve spingersi nel campo della società dinamica in cui il processo costruttivo deve mirare alla formazione dell’uomo costruttore che è insieme formazione teorico e pratica.

Il passaggio dalla società statico sacrale a una società storico-dinamica pone la chiesa e non la religiosità al centro della questione educativa, in quanto l’educazione nella società contemporanea è direttamente espressione della realtà storica.

Lorenzo Lezzi , sacerdote della diocesi di Roma , dal 1991 è Direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma. E’ segretario della Commissione Universitaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ( CCEE)

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Lorenzo Leuzzi – Ferdinando Montuschi

Aiutare i giovani a progettare la vita

La sfida educativa, oggi

aiutareigiovani

Il libro, scritto da due autori esperti di educazione, il professor Ferdinando Montuschi e monsignor Lorenzo Leuzzi, prende in considerazione l’urgenza educativa e le sfide dell’educazione, soffermandosi sulle esigenze dei giovani nel nostro tempo e sull’identità dell’educatore.

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ATENE E GERUSALEMME DI NUOVO INSIEME

LORENZO LEUZZI

ATENE E GERUSALEMME DI NUOVO INSIEME

Presentazione

del Cardinale TARCISIO BERTONE – Segretario di Stato

Libreria Editrice Vaticana – 2007

atene

Le riflessioni raccolte in questo volume vogliono essere un invito a non perdere la fiducia di poter comprendere e costruire il presente senza nostalgie e senza utopie: l’oggi dell’uomo non è il passato di Dio o l’attesa del tutt’ Altro , ma la presenza dell’ Amore che riempie e illumina la storia dell’uomo perché l’Amore è il Logos.

Lorenzo Lezzi , sacerdote della diocesi di Roma , dal 1991 è Direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma. E’ segretario della Commissione Universitaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ( CCEE).

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I discorsi di Benedetto XVI per l’università

I discorsi di Benedetto XVI per l’università 

orizzonti

Competenze diverse per giungere a una verità tutta intera 

di Mauro Mantovani

A distanza di poche settimane dalla chiusura del vi Simposio europeo dei docenti universitari, tenutosi a Roma sul tema “Allargare gli orizzonti della razionalità. Prospettive per la filosofia”, è stato appena pubblicato dalle Edizioni Paoline un piccolo volume di Lorenzo Leuzzi dal titolo Allargare gli orizzonti della razionalità. I discorsi per l’Università di Benedetto XVI (Cinisello Balsamo, 2008, pagine 110, euro 9). Si tratta di un filone di riflessione relativo alla necessità e urgenza dell’allargamento degli spazi della razionalità, sia nell’ambito della cultura popolare e diffusa, sia nel campo delle ricerche più elaborate e riflesse, tema particolarmente caro al magistero del Papa, caratterizzato anche dalla riproposizione convinta di “una prospettiva di fede che sia “amica” dell’intelligenza”.
È questa una vera e propria sfida per l’attuale contesto culturale, nel quale “la società – come scrive l’arcivescovo Angelo Amato, segretario della Congregazione della Dottrina della Fede, nella prefazione del volume – richiede un nuovo investimento di energie intellettuali per evitare che la ragione perda definitivamente ogni contatto con la realtà, dirigendosi verso mete sempre più astratte e prive di significato per la vita dell’uomo, e la fede, libera dalle esigenze della ragione, si trasformi in un’esperienza soggettiva priva di ogni valenza ontologica” (pagina 7).
L’autore del saggio, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, offre un meditato commento ad alcuni dei principali interventi di Benedetto XVI nei suoi incontri con il mondo universitario, ponendo nella seconda parte del volume i testi del suo discorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma, 25 novembre 2005), del discorso durante l’incontro con i rappresentanti della scienza tenuto all’Università di Regensburg (12 settembre 2006), del discorso ai partecipanti all’incontro dei rettori e docenti delle università europee (Roma, 23 giugno 2007) e dell’allocuzione per l’incontro all’università La Sapienza (che era prevista il 17 gennaio 2008).
In tutte queste occasioni, ma si potrebbero aggiungerne diverse altre – come per esempio il discorso tenuto al Convegno ecclesiale nazionale di Verona il 19 ottobre 2006 , l’angelus del 28 gennaio 2008 e il discorso tenuto all’Università Cattolica di Washington lo scorso 17 aprile in occasione del viaggio negli Usa – il Papa ha parlato esplicitamente dell’urgenza di coltivare una razionalità che mantenga desta la sensibilità per la “verità totale” e – non rinunciando a “orizzonti ampi” – si metta alla ricerca del vero, del bene e di Dio senza ridursi alla sfera dell’interesse e dell’utilità.
Solo all’interno di un orizzonte ampio, infatti, la ragione trova uno spazio in cui, per così dire, “respira” e può esprimere il meglio di sé: “È di nuovo possibile allargare gli spazi della nostra razionalità, riaprirla alle grandi questioni del vero e del bene, coniugare tra loro la teologia, la filosofia e le scienze, nel pieno rispetto dei loro metodi propri e della loro reciproca autonomia, ma anche nella consapevolezza dell’intrinseca unità che le tiene insieme” (Verona, discorso del 19 ottobre 2006).
Il testo di Leuzzi, attraverso la trattazione di queste tematiche, ben si colloca all’interno della celebrazione del primo decennale della pubblicazione della Fides et ratio di Giovanni Paolo ii (14 settembre 1998-2008), evento che vedrà nel prossimo autunno diverse iniziative culturali organizzate in varie università pontificie. In un brano in verità finora non molto notato e commentato di quell’enciclica, Giovanni Paolo ii afferma: “Facendo mio ciò che i Sommi Pontefici da qualche generazione non cessano di insegnare e che lo stesso Concilio Vaticano ii ha ribadito, voglio esprimere con forza la convinzione che l’uomo è capace di giungere a una visione unitaria e organica del sapere. Questo è uno dei compiti di cui il pensiero cristiano dovrà farsi carico nel corso del prossimo millennio dell’era cristiana. La settorialità del sapere, in quanto comporta un approccio parziale alla verità, con la conseguente frammentazione del senso, impedisce l’unità interiore dell’uomo contemporaneo” (n. 85).
L’assunzione di questo compito così attuale può diventare efficace e fruttuoso, segnala il volume di Leuzzi, solo attraverso una visione “sapienziale” del sapere, superando i vari riduzionismi, a partire sia da quello di un concetto sprezzante e autosufficiente della conoscenza – quasi che la razionalità sia ancorata soltanto alla pura e semplice sperimentazione – sia da una concezione soggettivistica e relativistica di razionalità. Visione sapienziale significa infatti una prospettiva unitaria, integrata, che distingue le diverse competenze della scienza, della filosofia e della teologia, ma insieme sancisce che la conoscenza umana è naturalmente aperta verso il tutto, perché direzionata all’essere e alla verità “tutta intera”.
Non mancano in questi anni significative esperienze presso varie università romane, quali per esempio le attività del Progetto Stoq (Science and Theology and the Ontological Quest), il Disf (Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede), le aree di ricerca Sefir (Scienza e Fede per l’Interpretazione del Reale) e Lers (Lògos, Epistème, Ratio e Scientia), tra le altre, che si muovono proprio in questo ambito interdisciplinare.
Ed è proprio in questo contesto che la filosofia, come disciplina che assume quello sguardo sul reale che in profondità fa convergere in unum quanto acquisito dalle sue varie discipline e dai vari dati provenienti dalle altre scienze, si trova particolarmente a suo agio lì dove la ragione si rivolge verso la realtà sia sotto l’aspetto della sua universalità (“tutto”) sia sotto quello della diversificazione: tutta la realtà si offre infatti “in compito” all’uomo e alla sua ragione nell’aspetto della verità, e l’uomo realizza se stesso mediante la sua conoscenza.
Particolare pregio del volume di Leuzzi è anche la segnalazione – in linea con i contenuti principali dei discorsi sopra citati – della particolare sintonia, affinità, esistente tra il cristianesimo e la filosofia, evidenziando quella connessione tra esse che è non solo esteriore ma è intrinseca, proprio in riferimento al tema del Lògos. È l’originalità cristiana di essere la religione del Lògos, un Lògos fatto carne, storia, a porre il cristianesimo nella condizione migliore per poter comprendere e servire la nuova realtà storica, promuovendo, insieme con un’autentica dimensione progettuale, il vero allargamento della razionalità.
In questo senso anche oggi, forse più di ieri, le condizioni ci sono affinché il rapporto tra fede e ragione possa tornare a essere vitale, come lo era alle origini del Cristianesimo, senza confusione e senza identificazione. Si può comprendere allora l’auspicio rivolto già anni fa dal teologo Joseph Ratzinger – come nota Leuzzi – affinché Atene e Gerusalemme si incontrassero di nuovo. Riflettendo “dal di dentro”, infatti, sul mistero della fede, come atto specifico della fede cristiana, oggi è proprio questa “razionalità allargata” che può evitare che essa si trasformi in una “gnosi” sia di tipo fideista sia di tipo razionalista.
Ecco allora che, afferma ancora l’autore, proprio “il cristianesimo è chiamato a svolgere un servizio identico a quello offerto ai suoi albori. Se nei primi secoli ha portato a compimento – purificando e valorizzando – la riflessione e il cammino dell’uomo attraverso l’annuncio che il Lògos è il Verbo, che la razionalità del reale trovava il suo fondamento nel Verbo incarnato, oggi il cristianesimo deve portare a compimento, con la stessa passione per il servizio, la riflessione e il cammino dell’uomo posto in modo più drammatico non di fronte al mondo naturale, ma a quello storico-dinamico, ossia a quella grande e meravigliosa realtà che segna il passaggio dall’homo faber all’uomo costruttore.
A questo punto dell’itinerario si può comprendere il vero senso dell’invito del Papa ad allargare gli orizzonti della razionalità. Non si tratta di ritornare alle antiche dispute sul rapporto tra fede e razionalità scientifica, oppure tra fede e razionalità etica, ma di avviare una nuova riflessione circa la razionalità della prassi” (pagine 36-37).
Nel percorrere questa via – ed è quanto auspica questo saggio, suggerendo alcune prospettive concrete di cammino – si potrà rimettere a fuoco anche la responsabilità storica del cristianesimo, la sua unicità e distinzione rispetto a ogni altra esperienza religiosa, il suo ruolo a servizio della “rinascita” della filosofia e della teologia, nel contempo mettendo in pratica quella carità intellettuale che – come ha affermato Benedetto XVI a Washington – sola “sostiene l’essenziale unità della conoscenza contro la frammentazione che consegue quando la ragione è staccata dal perseguimento della verità”. Così, mentre l’enciclica Fides et ratio a dieci anni dalla sua pubblicazione mostra in questo senso la sua immutata attualità, anche la continuità tra l’insegnamento di Giovanni Paolo ii e Benedetto XVI non si limita alla riproposizione delle stesse formule, ma stimola anche ad affrontare le nuove sfide.

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LA QUARTA NAVIGAZIONE

DON LORENZO CRETTI

LA QUARTA NAVIGAZIONE

Realtà storica e metafisica organico-dinamica

Tipografia Novastampa – Verona – 2004

Prefazione di Don Mauro Mantovani – Facoltà di Filosofia – Università Pontificia Salesiana di Roma

Postfazione Prof. Don Mario Toso – Rettore Magnifico Università Pontificia Salesiana

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Accostare il realismo dinamico di Tommaso Demaria partendo da questo testo può alla fine della lettura lasciare più dubbi che certezze, ma l’obiettivo principale di questo scritto è solo quello di incuriosire il lettore portando alla sua attenzione una riflessione filosofica originale e completa, ma poco conosciuta nel panorama culturale italiano, che aspira a interpretare questa nostra epoca moderna e a porre le premesse culturali per successivi sviluppi nel campo pratico.

Attraverso le riflessioni di altri autori e protagonisti del nostro tempo si è cercato di ricostruire nella prima parte del libro il clima dei nostri tempi , carico di enormi problemi ma anche di grandi aspettative, nel tentativo di ricomporre nella seconda parte un quadro unitario e propositivo fondato sulla chiave di lettura organico-dinamica propria della riflessione demariana.

Ci auguriamo che il lettore possa trovare in queste righe gli stimoli e gli spunti per approfondire anche in altra sede queste tematiche.

Don Lorenzo Cretti sacerdote salesiano presso il FAC di Roma è stato per 30 anni discepolo di don Tommaso Demaria e don Paolo Arnaboldi. Fervente e instancabile sostenitore del MID e di Nuova Costruttività ne è la guida spirituale . E’ amato da tutti per la sua mitezza ,dolcezza , e profonda umiltà.

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Il realismo dinamico di Tommaso Demaria

Alessandro Cortese

Il realismo dinamico di Tommaso Demaria 
Tesi di laurea – Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano 2004

Il filosofo Tommaso Demaria (1908-1996), autore di formazione tomistica, si propose il tentativo di integrare la metafisica classica con l’elaborazione di una ontologia speciale, che indaga una particolare sezione dell’essere, da lui definita “realtà storica”. Questo lavoro ha lo scopo di presentare la sua opera principale, la Trilogia del realismo dinamico , ripercorrendone la struttura e mettendo in luce i punti di maggiore pregnanza teoretica e il loro rapporto con alcune correnti della filosofia contemporanea. Riteniamo che il suo pensiero rappresenti un esempio di fedeltà creativa alla grande tradizione della filosofia dell’essere, in quanto dimostra il coraggio di lasciarsi interrogare dalle novità storiche trovando nella tradizione le risorse per cercare nuove risposte.

Alessandro Cortese , laureato in filosofia con 110 e lode presso l’Università Cattolica di Milano. Insegna storia e filosofia in un liceo di Verona. Sulla rivista Prospettiva persona , 52 (2005) ha pubblicato l’articolo Il personalismo dinontorganico di Tommaso Demaria.

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Coerenza e conflitto tra valori nelle organizzazioni, Cristianesimo e nuovi capitalismi.

Università degli studi di Verona

Facoltà di Lettere e Filosofia.
Corso di Scienze della Comunicazione.

 

Coerenza e conflitto tra valori nelle organizzazioni.

Cristianesimo e nuovi capitalismi.

 

Relatore:
Prof. Massimo Bellotto

Laureando:
Alberto Cetti

Anno accademico 2007/2008

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COSTRUTTORI DI UMANITA’ NUOVA

DONATO BAGNARDI

COSTRUTTORI DI UN’UMANITA’ NUOVA

Globalizzazione e metafisica dopo Tommaso Demaria

Edizioni Levante – Bari – 2007

Prefazione Prof. Francesco Bellino Ordinario di filosofia Morale – Direttore Dipartimento di Bioetica  Università di Bari

costruttori

Accanto alle immense analisi della globalizzazione , Bagnardi colloca la sua analisi filosofica, ispirata alla teoria metafisica della realtà storica di Tommaso Demaria.

La scelta metafisica realistico-oggettiva diventa il focus attraverso cui l’autore  osserva e riflette sulla storia in atto , il nuovo orizzonte di senso per tirarsi fuori dalle secche relativistiche, decostruzionistiche e nichilistiche.

Donato Bagnardi, nativo di Locorotondo (BA), ha insegnato filosofia, psicologia e scienze dell’educazione presso i licei delle scuole superiori statali. Ha conseguito un master in Pedagogia clinica presso l’ISFAR di Firenze e diversi corsi di perfezionamento presso le Università di Bari e Ferrara. Da anni si occupa  di ricerca storica e filosofica e partecipa come relatore a convegni e cicli di lezioni presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.

 

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I Consigli Pastorali Diocesani e Parrocchiali

ARNABOLDI Paolo Maria – DEMARIA Tommaso – MORINI Bruno

I Consigli Pastorali Diocesani e Parrocchiali alla luce di una Pastorale organico-dinamica

Edizioni FAC – Villa Sorriso di Maria, Velate di Varese 1970.

I consigli pastorali diocesani e parrocchiali

Si tratta di uno studio molto interessante dal punto di vista ecclesiologico, che imposta il problema delle strutture di partecipazione, evidenziando la natura organico-dinamica della Chiesa.

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Libri ispirati al realismo dinamico

Saggi

  • Arnaboldi-Demaria-Morini, I consigli pastorali diocesani e parrocchiali
  • Donato Bagnardi, Costruttori di Umanità nuova
  • Alberto Cetti, Coerenza e conflitto nelle organizzazioni. Cristianesimo e nuovi capitalismi
  • Alessandro Cortese, Il realismo dinamico di Tommaso Demaria
  • Lorenzo Cretti, La quarta navigazione
  • Enzo Leuzzi, Allargare gli orizzonti della razionalità.I discorsi di Benedetto XVI per l’università
  • Enzo Leuzzi, Atene e Gerusalemme di nuovo insieme. Presentazione del Cardinale Tarcisio Bertone
  • Enzo Leuzzi, Ferdinando Montuschi , Aiutare i giovani a progettare la vita
  • Enzo Leuzzi, La comunità cristiana ed il compito urgente dell’educazione
  • Enzo Leuzzi, La pentecoste di Sidney nell’anno paolino
  • Mauro Mantovani : Sulle vie del tempo
  • Mario Occhiena , Riscoperta della realtà. Un itinerario filosofico esistenziale
  • Nicola Palmisano, Quanto resta della notte?
  • Gaetano Peretti , Maria , tu qui
  • Roberto Roggero, L’uomo infinito
  • Ugo Sciascia, Crescere insieme oltre capitalismi e socialismi
  • Ugo Sciascia, Per una società nuova
  • Giuseppe Tacconi, La persona e oltre
  • Giuseppe Tacconi, Alla ricerca di nuove identità
  • Mario Toso, Umanesimo sociale. Viaggio nella dottrina sociale e dintorni
  • Gruppo di Vicenza, Realismo dinamico

Narrativa

  • Gaetano Bellorio, Racconti e canzoni per le fredde sere d’inverno
  • Gaetano Bellorio, Il Silenzio dei profeti
  • Gaetano Bellorio, Allearsi col vento
  • Gaetano Bellorio, Cuore di topo
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